Con la sua opera d’esordio Concerti senza orchestra (1999), Nicola Lecca s’impone come uno dei più alti talenti letterari della sua generazione, ricevendo, fin da subito, autorevoli riconoscimenti e diventando il più giovane finalista nella storia del Premio Strega. «Otto racconti belli e disturbanti»: così, sul «Corriere della Sera», Giovanni Pacchiano definirà le otto storie che compongono questo libro e che si ostinano a indagare con disarmante purezza la potenza della musica: capace di colmare i più profondi vuoti esistenziali e di rendere accettabile il degrado di un presente dominato dalla superficialità e dall’impazienza.