EMPOLI – Anche per la sessantatreesima edizione del Premio letterario ‘Pozzale Luigi Russo’ la giuria ha deciso di assegnare il riconoscimento a tre autori e alle loro opere.
I VINCITORI – Si tratta del romanzo Sulla faccia della terra dell’antropologo e scrittore Giulio Angioni, coedito dalla nuorese Il Maestrale e da Feltrinelli (2015); della narrazione storica La Resistenza perfetta di Feltrinelli (2015) dello studioso Giovanni De Luna; dell’appassionante studio Sindone. Storie e leggende di una reliquia controversa compiuto dallo storico Andrea Nicolotti (Einaudi 2015).
LA CONSEGNA – La cerimonia di consegna sarà accompagnata quest’anno anche da un ampio dibattito con gli autori. Appuntamento dunque giovedì 16 luglio, alle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani.
LA GIURIA – La giuria del premio vede al suo interno nomi prestigiosi del panorama culturale italiano: è presieduta da Adriano Prosperi, lo storico segretario è Giuseppe Faso, poi troviamo Roberto Barzanti, Remo Bodei, Laura Desideri, Giuliano Campioni, Loredana Lipperini, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Marco Revelli, Alessandra Sarchi, Biancamaria Scarcia e Gustavo Zagrebelsky.
LE OPERE – Il romanzo di Giulio Angioni, ambientato nella Sardegna assediata da pisani e genovesi del 1258, è stato definito dalla critica «uno dei più stimolanti e densi di contenuto della nostra recente letteratura, capace di dare voce alla radicalità dell’esigenza di uguaglianza e spirito di libertà in una grande avventura collettiva» (Goffredo Fofi).
Giovanni De Luna «oggi, a settant'anni di distanza dalla Liberazione, ripercorre a grandi linee il dibattito storiografico sulla ‘Resistenza armata’ e sulla ‘Resistenza civile’ per proporre il suo racconto della ‘Resistenza perfetta’, conducendo una ricerca che dal Diario si estende anche ad altre fonti, sia a quelle fasciste che a quelle partigiane, ai documenti degli archivi dei comuni e delle parrocchie, alle testimonianze e alle memorie note e a quelle inedite».
Andrea Nicolotti «racconta la vicenda di come e perché sia nata e si sia diffusa una devozione religiosa collettiva intorno alla “Sindone” - un telo di lino contenente l’immagine di un volto piagato e sofferente, apparso a metà ‘300 nella diocesi francese di Troyes e diventato oggi in Italia la meta di flussi di pellegrinaggi di massa».
LA STORIA del PREMIO – La storia del Premio letterario Pozzale affonda le radici nel 1948, dalla comune volontà di operai, contadini e intellettuali di unire le forze migliori per la ricostruzione morale e culturale dalle macerie della guerra. Della giuria hanno fatto parte studiosi e personalità di spicco del panorama culturale, come Luigi Russo a cui, per l'assiduità e l'affetto, è stato successivamente intitolato il Premio, Sibilla Aleramo, Romano Bilenchi, Cesare Luporini, don Ernesto Balducci, Cesare Garboli, Adriano Prosperi.
Il Premio è sostenuto dal comitato organizzatore di cui fanno parte il sindaco del Comune di Empoli, Brenda Barnini, e l’assessore alla cultura, Eleonora Caponi ed oltre alla biblioteca comunale ed all’ufficio cultura, i cittadini nominati dal sindaco tra i rappresentanti dei gruppi consiliari e tra coloro che hanno dimostrato particolare attenzione e impegno nella promozione culturale della Città.