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Agosto 2008. Durante un’escursione in mountain bike per le vette del Gennargentu, Andrea, squattrinato praticante legale nella non lontana cittadina, s’imbatte in una ragazza francese ferita a morte, abbandonata dentro la sua macchina in fondo a una scarpata. Prima di morire, la giovane riesce a consegnare un vecchio ritaglio di giornale al suo soccorritore. La breve cronaca dice di strani fatti accaduti durante un Ferragosto molti anni prima a Fraus, il paese da cui proviene la famiglia di Andrea. Scosso per l’accaduto e impressionato da una coincidenza cui non sa dare un senso, il quasi-avvocato intraprende un’inchiesta fai da te, senza poter immaginare a cosa sta per andare incontro. Perché la storia non inizia né finisce in quella serata di festeggiamenti del 1984 dove Celestino Lilliu, ruspante sindaco di Fraus, ha un malore, vaneggia e si mette a parlare d’un tratto in perfetto francese. La storia è una matassa di tempi e geografie, avviluppata intorno alle segrete sperimentazioni di una grossa multinazionale farmaceutica su una sostanza la “Psicocronina” che pare in grado d’intervenire sulla posizione nel tempo e nello spazio di chi la assume. E se l’enigma di Celestino Lilliu incrociasse le origini misteriose di Juan Perón o la verità sulla sorte di Elvis Presley, oppure i fatti controversi della battaglia di Waterloo? La Sardegna diviene così territorio di scorribande sopra icone pop e leggende metropolitane, crocevia di piccola e Grande Storia, fra millanterie e identità smarrite nello spazio/tempo; dentro un racconto pieno di scoperte e un triplo, sorprendente finale.