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Dieci narratori italiani per rifare Cuore di De Amicis. Partendo dalle proprie specificità regionali, dieci scrittori provano a raccontare l'Italia oggi (l'Italia e l'Europa), per un nuovo, letterario ritratto nazionale. Scrivono Ricuore rifrequentando Ande e Appennini, tamburini sardi, piccoli scrivani fiorentini. Era la fine dell'Ottocento, era l'infanzia dell'Italia: una non-nazione, somma di popoli e linguaggi diversi. A questo dovette far fronte l'onesto De Amicis chiamato, con Cuore, a definire il senso di patria. Si adoperò con entusiasmo e retorica, in un momento storico in cui il nostro paese era ancora da fare. Cercò di individuare un senso comune che fosse più forte delle differenze. Ora che in quest'Italia adolescente le crisi di crescita di quel senso si presentano sotto forma di individualismi spesso solo folkloristici, quando non di egoismi violenti e razzisti, è arrivato appunto il momento di riscriverlo Cuore; di fare in modo che prevalga il sentimento per cui si può essere uniti, anche coltivando le proprie differenze e specificità e mettendole in gioco per tutti.