Maria Giacobbe (Nuoro 1928 - Copenaghen 2024), dal 1957 ha vissuto in Danimarca, partecipando attivamente alla vita intellettuale del suo paese d’adozione. Il 1957 è anche l’anno del suo esordio letterario Diario di una maestrina (Laterza 1957; Il Maestrale 2003, 2006; Premio Viareggio e Palma d'Oro dell'Unione Donne Italiane); collabora al «Mondo» di Pannunzio (1956-1963). Segue una prolifica attività di scrittura narrativa, saggistica e giornalistica in italiano, danese, francese, spagnolo, accompagnata da lavori di traduzione e curatela (Poesia moderna danese/Moderne dansk poesi 1971; Premio Dante Alighieri dell'Università di Copenaghen). Ha fatto parte della delegazione danese UNESCO in diversi incontri internazionali (Svezia, Norvegia, Conferenza Generale di Parigi nel 1989). Per motivi inerenti alla sua professione ha visitato la maggior parte dei paesi europei e fatto viaggi in Asia, Africa, Medio Oriente, America Centrale, Canada e USA, partecipando a incontri culturali internazionali. Le sue opere di narrativa edite da Il Maestrale sono: Il mare (1997, 2001); Maschere e angeli nudi: ritratto d’un’infanzia (1999); Scenari d’esilio (2003); Gli arcipelaghi (1995, 2001; Premio Speciale della Giuria Giuseppe Dessí; dal romanzo è tratto l’omonimo film di Giovanni Columbu); Le radici (2005); Pòju Luàdu (2005); Chiamalo pure amore (2008); Euridice (2011); Memorie della farfalla (2014); I ragazzi del veliero (2017).