Il terzo “magnifico” è Alessandro De Roma, 37 anni d’età e 1,52 d’altezza. Viene da una terra grama e magnifica, terra di narratori veri come Atzeni e Niffoi, e di intellettuali esemplari come Gramsci. È nato a Carbonia, si è laureato in Filosofia a Cagliari, poi ha lasciato l’isola: oggi vive e insegna a Torino. Ha pubblicato un racconto satirico sulla rivista Inchiostro, e il bellissimo romanzo Vita e morte di Ludovico Lauter appena uscito da Il Maestrale, la stessa casa editrice (non a caso) di Atzeni prima che lo scoprisse Sellerio e di Niffoi, prima che lo scoprisse D’Orrico e l’Adelphi (ma a De Roma auguriamo miglior destino). È un romanzo scritto da un futuro grande scrittore che racconta la vita misteriosa del «più grande scrittore di tutti i tempi», il Ludovico Lauter del titolo. Da parte sua, Alessandro De Roma dimostra un talento fuori dal comune, anche nella mail che ci ha mandato quando gli abbiamo chiesto qualcosa di lui: «Prima di essere uno scrittore sono un lettore. Ho scritto questo libro per quelli che amano leggere storie. Mi piacciono le storie, e non mi importa se sono un inganno o un cumulo di fandonie. Anzi, è ancora meglio. Narrazioni incrociate, personaggi capaci di vera cattiveria, deboli schiacciati dalla vita. Fandonie? E possibilmente un finale a sorpresa. E poi un nuovo inizio». I sardi: poche parole, ma ognuna è una sentenza.