Gonario Pinna (Nuoro 1898-1990) fu illustre avvocato, intellettuale e uomo politico. Figlio di un noto penalista, simpatizzò con i repubblicani e progressisti Carta, Dessanay, Saba, e fu influenzato dal poeta socialista Sebastiano Satta. Interventista e volontario nella Grande Guerra, fu fatto prigioniero. Frequentò il liceo a Firenze, si iscrisse in leggi a Roma dove subì la carcerazione per oltraggio alla monarchia. Laureatosi nel 1921, frequentò, sempre a Roma, la prestigiosa scuola giuridico-penale del Ferri e, a Berlino, il corso di specializzazione in sociologia criminale al Criminalische Institut. Dal ’23 esercitò come penalista a Nuoro. Antifascista, militò nelle file del Partito Repubblicano Italiano, nel Partito italiano d’azione e nel Partito Sardo d’Azione; nel ’45 redasse un progetto di statuto regionale, nel ’56 aderì al Partito Socialista Italiano, fu deputato dal 1958 al ’63. Collaborò con varie riviste: “Scuola positiva”, “Critica politica”, “Idea socialista”, “Solco”, “Avanti”, “Ichnusa”. Studioso dei problemi sociali dell’Isola, pubblicò vari saggi; fra questi: Due problemi della Sardegna: Analfabetismo e delinquenza (Sassari 1955); Il pastore sardo e la giustizia (Nuoro 1967); La criminalità in Sardegna (1980).