Come altre regioni giunte in ritardo allo sviluppo, la Sardegna ha conosciuto nel secondo dopoguerra un processo di modernizzazione rapido e tumultuoso, mostrando, proprio per questo, alcune peculiarità rispetto alle scansioni che lo stesso processo aveva conosciuto nelle regioni partite prima. Tali peculiarità, e non già una presunta inferiorità antropologica delle genti sarde, sono alla base di quelli che appaiono, ancora oggi, i punti di maggiore fragilità degli assetti economici e sociali. Tuttavia, a dispetto di una ancora diffusa lettura in termini di arretratezza e immobilità, contro la rappresentazione di un’isola prigioniera delle proprie specificità, la Sardegna continua a cambiare: vive, come altri territori, una seconda modernizzazione e sperimenta criticità che sono peraltro comuni a gran parte del mondo occidentale. Se i problemi certamente non mancano, è sempre più necessario un approccio che abbandoni schemi troppo convenzionali di analisi, come Bottazzi fa in questo illuminante saggio, ricco di dati esaminati con uno sguardo multidisciplinare che intreccia abilmente economia, sociologia, storia e antropologia.