Nico Motzo (Bolotana, 1917-2015), conosciuto nel paese natale come Nicheddu Motzo, è stato per circa trent’anni, dai primi anni ’50 del Novecento al 1978, impiegato presso la Facoltà di Mineralogia dell’Università di Cagliari. Il resto della vita l’ha trascorso a Bolotana, occupandosi dell’azienda agricola familiare. Richiamato alle armi nel 1938, ha partecipato al secondo conflitto mondiale sul fronte occidentale e, a partire dal 1941, in Albania e in Grecia. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutò di consegnare le armi ai tedeschi e si unì all’Esercito di Liberazione della Grecia (E.L.A.S.), militandovi tra il settembre 1943 e il novembre 1944. Partecipò a numerose azioni belliche della Resistenza greca e per tale attività ottenne la qualifica di “Partigiano combattente” e l’onorificenza della Medaglia d’Argento al Valor Militare. La vicenda è narrata da Motzo nel 1954 nelle Memorie di guerra che, gelosamente custodite dall’Autore, vedono ora la luce per la prima volta, rendendo una testimonianza di grande interesse storico e aggiungendo un tassello nuovo e sorprendente al mosaico, ancora oggi poco conosciuto, della presenza di militari italiani nella Resistenza dei Paesi balcanici.
Il curatore
Luciano Carta (Bolotana, 1947), storico e dirigente scolastico in pensione, risiede a Quartu S. Elena. Laureato in Storia e Filosofia nell’Università di Cagliari, è stato docente delle due discipline nei Licei sardi. Temi privilegiati della sua ricerca sono stati la storia del movimento cattolico in Italia e la storia della cultura in Sardegna tra Settecento e Novecento, su cui ha pubblicato numerosi saggi e articoli. Tra i lavori più significativi si segnalano il volume 24° degli Acta Curiaurum Regni Sardiniae sull’attività degli Stamenti nel periodo della “sarda rivoluzione” (1793-1796), l’edizione critica de Su patriota sardu a sos feudatarios di F. I. Mannu (2002, 2006) e l’epistolario I corrispondenti di Giovanni Spano in sette volumi, di cui già pubblicati (presso Ilisso) i volumi I e II.