Giovanni Lupinu insegna Glottologia all’Università di Sassari; è responsabile scientifico di ATLiSOr (Archivio Testuale della Lingua Sarda delle Origini), la prima banca dati online del sardo antico. Fra le sue pubblicazioni principali si ricordano: Latino epigrafico della Sardegna (Ilisso 2000); Il Vangelo di San Matteo voltato in logudorese e cagliaritano. Le traduzioni ottocentesche di Giovanni Spano e Federigo Abis, con Brigitta Petrovszki Lajszki (CFS/Cuec 2004); Carta de Logu dell’Arborea. Nuova edizione critica secondo il manoscritto di Cagliari (BUC 211) con traduzione italiana, con la collaborazione di Giovanni Strinna (Istar/CFS/S’Alvure 2010); Scritti di linguistica e filologia del sardo medievale (Universitas Studiorum 2016); Magyarul. Le traduzioni magiare di Padre padrone e Il giorno del giudizio (Universitas Studiorum 2017); Su alcune recenti proposte nella linguistica sarda: gli esiti delle labiovelari latine in logudorese e campidanese («Cultura Neolatina» 2020); Gli Statuti di Castelsardo (Castelgenovese): nuova edizione («Cultura Neolatina» 2021).
NICOLA LECCA (Cagliari, 1976) è uno scrittore nomade che ha vissuto in molte grandi città europee. Esordisce con la raccolta di racconti Concerti senza orchestra (Marsilio 1999), riproposta da Il Maestrale in questa edizione. Per Mondadori ha pubblicato: Hotel Borg (2006), Il corpo odiato (2009), La piramide del caffè (2013), I colori dopo il bianco (2017, premio Elsa Morante) e Il treno di cristallo (2020). Le sue opere sono presenti in oltre quindici Paesi europei e in Brasile. All’età di ventisette anni ha ricevuto il Premio Hemingway per la letteratura, grazie alla sua raccolta di racconti Ho visto tutto (Marsilio 2003; Il Maestrale 2022). È editorialista de «L’Unione Sarda» e da molti anni i suoi articoli appaiono su «la Repubblica».
Luigi Manconi (Sassari 1948) insegna Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università Iulm di Milano ed è presidente di "A Buon Diritto". È stato portavoce nazionale dei Verdi, senatore per due legislature e sottosegretario di Stato alla Giustizia nel secondo governo Prodi. Editorialista dei principali quotidiani nazionali, ha pubblicato tra l'altro: Solidarietà, egoismo. Buone azioni, movimenti incerti, nuovi conflitti (Il Mulino 1990), I razzismi possibili e i razzismi reali (con Laura Balbo, Feltrinelli 1990 e 1992), Storie di lotta armata (con Raimondo Catanzaro, Il Mulino 1995), Il dolore e la politica (con Andrea Boraschi, Bruno Mondadori 2006), Terroristi italiani. Le Brigate Rosse e la guerra totale 1970-2008 (Rizzoli, 2008), Un'anima per il Pd. La sinistra e le passioni tristi (Nutrimenti, 2009). Di prossima pubblicazione per Il Saggiatore: La musica è leggera. Saggio autobiografico sul sentimental kitsch. È membro dell'assemblea nazionale del Partito democratico e della direzione dell'associazione Luca Coscioni e di Nessuno Tocchi Caino.
Nato a Sìligo (Sassari) nel 1938. Pastore analfabeta fino all'età di trent'anni. Nel 1958 si arruola volontario nell'esercito italiano, diventa sergente esperto in radiotecnica a Roma (1958-1959), a Pisa nel 1961 consegue la licenzia media. Non si ferma: licenza ginnasiale nel 1962, maturità classica nel 1964, laurea in lettere all'Università di Roma nel 1969, assistente di Filologia romanza e Linguistica sarda all'Università di Cagliari nel 1971. <em>Padre padrone</em> - già concepito nel 1970 in forma di saggio - esce in forma narrativa nel 1975 per Feltrinelli ("Premio Viareggio" nello stesso anno), dal romanzo i fratelli Taviani traggono l'omonimo film (1977, Palma d'oro al "Festival di Cannes"). A <em>Padre padrone</em> sono seguiti: <em>Lingua di falce</em> (Feltrinelli 1978), <em>aurum Tellus</em> (Scheiwiller 1991), <em>I cimenti dell'agnello - Sos chimentos de s'anzone</em> (Scheiwiller 1995). Per il cinema è stato autore, regista e interprete di <em>Ybris</em>. Da anni lavora all'invenzione di una lingua per una narrazione "andatura di natura" che sfocerà nel libro <em>Muflone</em>.
David Herbert Richards Lawrence è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e pittore inglese, considerato tra le figure più emblematiche del XX secolo. Insieme a diversi scrittori dell'epoca, fu tra i più grandi innovatori della letteratura anglosassone, soprattutto per le tematiche affrontate.