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MARIA LAURA MURA è nata a Nuoro nel 1983. Laureata in Lettere alla Sapienza di Roma, comincia la carriera di narratrice con la storia Etor e Ina, tra i finalisti del concorso letterario “Raccontami Etor” di Ibby Italia. Nel 2015 è tra i finalisti del concorso “Ypsilon Tellers” con il racconto Finché vita non ci separi, pubblicato in versione e-book per Feltrinelli. Nel luglio 2020 ha pubblicato la storia Il gioco del silenzio in un albo illustrato da Adele Manuti per la casa editrice italo argentina Le Pecore Nere. Il suo racconto intitolato Touché ha vinto il premio “La Quara 2020”. Nel marzo del 2022 ha pubblicato il libro per bambini Che gran pasticcio Lili, illustrato da Valentina Barsotti per l’editrice Pecore Nere Italia; e nel maggio 2022 ha pubblicato Che storia!, illustrato da Silvia Colombo per le edizioni Compagnia del Mantello.

Angelo Mazza è nato a Nuoro nel 1978. Dopo la laurea in Lettere Moderne a Sassari, ha insegnato italiano e scrittura creativa a dieci detenuti nell’Alta Sicurezza del carcere di Badu ’e Carros. Da questa esperienza è scaturita la pubblicazione della raccolta di racconti e poesie Evasioni d’inchiostro (Voltalacarta, 2012), curata insieme ad Alberto Capitta e Pier Francesco Fadda. Tascabile indimenticabile è il suo primo romanzo (vincitore nel 2019 del premio per narrativa inedita Licanìas).

Piero Mannironi (1953-2021), giornalista nuorese, in quasi quarant’anni ha scritto per La Nuova Sardegna e per i giornali del gruppo editoriale L’Espresso - Repubblica. È stato inviato speciale per oltre vent’anni.

Giuseppe "Peppinu" Mereu nasce a Tonara il 14 gennaio 1872. Il padre Giuseppe, medico condotto del villaggio, riesce a dare a Peppinu e ai suoi fratelli quella cultura umanistica di base richiesta per l’avvio alle professioni liberali. Il prematuro decesso dei due genitori segna profondamente la vita del poeta che perfeziona da autodidatta la sua formazione senza completare alcun ciclo di studi. Nel 1891 entra nell’Arma dei carabinieri svolgendo servizio a Nuoro e a Osilo dove frequenta ambienti letterari scapigliati e gruppi politici di orientamento radicale e democratico. Nel 1895, accusato di furto, viene imprigionato e sottoposto a giudizio. Assolto dalle accuse viene congedato dall’Arma per infermità. Dotato di spirito caustico e di innate doti poetiche Mereu, evocando fatti ed episodi traumatici della storia dell’Isola e i valori civili che costituivano l’identità regionale, riuscì a emergere dalla folla dei poeti in lingua sarda. Nelle sue poesie, scritte in logudorese, egli sperimenta modelli e generi poetici diversi e mostra una grande padronanza stilistica. Povero, emarginato e sofferente per il diabete, il poeta morirà nel suo paese natio l’11 marzo del 1901. La considerazione e il rispetto con cui la critica letteraria ha accolto fin dalla sua pubblicazione (1899) l’unico volume di poesie di Mereu dà la misura del valore che l’opera del poeta tonarese aveva già assunto agli occhi dei contemporanei tanto da essere considerata tra i contributi più apprezzabili e significativi della poesia sarda.

Silvia Contarini è ordinario di letteratura e civiltà italiana contemporanea presso l’Università Paris Ouest Nanterre Le Défense, codirettrice del Centre de Recherches Italiennes e direttrice della rivista Narrativa.

Margherita Marras è professore associato di lingua e cultura italiana presso l’Università di Avignone, autrice di numerosi saggi e monografie sulla letteratura sarda.

Giuliana Pias è professore associato di lingua e civiltà italiana  presso l’Università Paris Ouest Nanterre Le Défense, autrice di una tesi di dottorato e di numerosi saggi sul romanzo giallo sardo dell’ultimo ventennio.

Salvatore Mannuzzu (Pitigliano 1930 - Sassari 2019) è stato magistrato, deputato, scrittore dei più rilevanti in Italia a cavallo fra Novecento e Duemila. Come narratore esordisce nel 1962 con Un Dodge a fari spenti (Rizzoli; pubblicato sotto lo pseudonimo di Giuseppe Zuri; poi rivisto: Ilisso 2003); per Einaudi sono usciti: Procedura (1988, 2001, 2015), Un morso di formica (1989), Le ceneri del Montiferro (1994), La figlia perduta (1992), Il terzo suono (1995), Il catalogo (2000), Alice (2001), Le fate dell'inverno (2004), La ragazza perduta (2011); la raccolta di poesie Corpus (1997). Con Il Maestrale ha pubblicato il suo ultimo libro, Testamenti (2017).

SAVINA DOLORES MASSA nasce e vive a Oristano in Sardegna. Scrittrice di narrativa, poesia, testi teatrali, regista, cantora. Operatrice culturale. Cura laboratori di scrittura creativa e di propedeutica alla lettura orale. Collabora da anni con il Centro di Salute Mentale, la Biblioteca Comunale, il Centro Servizi Culturali della sua città. È presente in numerose antologie di racconti e di poesie. Con Il Maestrale ha pubblicato i romanzi: Undici (2008, nella rosa dei finalisti al Premio Calvino 2007); Mia figlia follia (2010, tradotto in Francia); Cenere calda a mezzanotte (2013); Il carro di Tespi (2016); A un garofano fuggito fu dato il mio nome (2019); Lampadari a gocce (2020). Sempre per Il Maestrale sono usciti i racconti Ogni madre (2012) e le due raccolte poetiche: Per assassinarvi-Piacere siamo spettri (2016); E adesso chiediti perché sei rimasta sola (2021)

Sebastiano Mannia (1982) è Dottore di Ricerca in Antropologia culturale e attualmente Assegnista di Ricerca presso l’Università degli Studi di Palermo. Ha condotto ricerche in Sardegna e in Sicilia. Ha pubblicato il volume Il pastoralismo in Sicilia. Uno sguardo antropologico (Officina di Studi Medievali, Palermo 2013) e ha curato e introdotto gli atti Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio (Fondazione Ignazio Buttitta, Palermo 2012). Ha pubblicato inoltre articoli sulla pastorizia e sui processi di continuità, rifunzionalizzazione, riproposta e invenzione della tradizione.

Thomas Münster (Mönchengladbach 1912 - Monaco 1983). Dopo gli studi di Storia dell'Arte e Germanistica a KÃnigsberg, la Seconda Guerra Mondiale lo costringe a indossare la divisa, malgrado la sua opposizione al regime hitleriano e alla guerra in genere. Incontra la Sardegna per uno strano destino: l’aereo con cui sta lasciando la campagna d’Africa precipita sull’Isola: il giovane soldato si salva ma, colpito dalla malaria, è costretto al soggiorno sardo. Terminata la guerra, si stabilisce a Monaco, diviene ingegnere, studia storia dell’arte ed entra a far parte del famoso Gruppe 1947 fondato da Richter, nelle cui file si annoverano BÃll, Grass, Johnson e Enzensberger. Nei primi anni ’50 torna in Sardegna più volte.

Luciano Marrocu vive e lavora a Cagliari dove insegna storia contemporanea all'università. Approda alla narrativa dopo una serie di saggi storici è ricordiamo Il modello laburista (Angeli 1985), Il salotto della signora Webb (Editori Riuniti 1992) e La perdita del regno con Manlio Brigaglia (Editori Riuniti 1995). Nel 2000 pubblica il romanzo Fáulas (Il Maestrale), che inaugura la serie d’indagini condotte da Luciano Serra ed Eupremio Carruezzo, poliziotti dell'OVRA durante la dittatura fascista. Ritroviamo la strana coppia in Debrá Libanós (Il Maestrale 2002) e nell'ultimo Scarpe rosse, tacchi a spillo.

Marco Lombardo-Radice (Roma 1949 - Pieve di Cadore 1989), laureato in medicina, allievo di Giovanni Bollea, ricoprì ancora giovanissimo il ruolo di direttore del reparto adolescenti presso l'Istituto romano di neuropsichiatria infantile. Nel 1984 fonda l'Associazione per il sostegno e il trattamento di minori con problemi psicologici e psichiatrici. Tra i suoi testi scientifici: Fra ragione e passione: cura e costrizione nel trattamento psichiatrico dei minori, Crisi ed emergenza: il senso dell'intervento, Sul concetto di crisi in età evolutiva (con A. Giannotti e C. Saccu), Adolescence and Perversions (con M. Grasso). Accanto a questa produzione specialistica, si dedica a opere di narrativa: Porci con le ali (con Lidia Ravera, Savelli 1976), Cucillo se ne va (Savelli 1978). Con Luigi Manconi scrive Lavoro ai fianchi (Mondadori 1980) e cura la pubblicazione di Memorie. Dalla clandestinità un terrorista non pentito racconta, scritto da 'Giorgio' (Savelli 1981). Alcuni dei suoi scritti sono stati raccolti postumi nel volume Una concretissima utopia (Linea d'Ombra 1991) cui si è ispirata Francesca Archibugi per il film Il grande cocomero (1993).

Luigi Manconi (Sassari 1948) insegna Sociologia dei fenomeni politici presso l'Università Iulm di Milano ed è presidente di "A Buon Diritto". È stato portavoce nazionale dei Verdi, senatore per due legislature e sottosegretario di Stato alla Giustizia nel secondo governo Prodi. Editorialista dei principali quotidiani nazionali, ha pubblicato tra l'altro: Solidarietà, egoismo. Buone azioni, movimenti incerti, nuovi conflitti (Il Mulino 1990), I razzismi possibili e i razzismi reali (con Laura Balbo, Feltrinelli 1990 e 1992), Storie di lotta armata (con Raimondo Catanzaro, Il Mulino 1995), Il dolore e la politica (con Andrea Boraschi, Bruno Mondadori 2006), Terroristi italiani. Le Brigate Rosse e la guerra totale 1970-2008 (Rizzoli, 2008), Un'anima per il Pd. La sinistra e le passioni tristi (Nutrimenti, 2009). Di prossima pubblicazione per Il Saggiatore: La musica è leggera. Saggio autobiografico sul sentimental kitsch. È membro dell'assemblea nazionale del Partito democratico e della direzione dell'associazione Luca Coscioni e di Nessuno Tocchi Caino.

Margherita Marras è professore associato presso il dipartimento di Lingue Straniere Applicate all’Università di Avignon. È autrice di numerosi saggi e monografie riguardanti la letteratura sarda, gli studi di genere, il postcolonialismo, le nuove dialettiche e varianti immaginarie Sud/Nord e Nord/Sud.

Giuliana Pias è professore associato presso il dipartimento di Italianistica dell’Université Paris Nanterre. È autrice di saggi sulla letteratura sarda e sulla nuova questione meridionale. Ha recentemente pubblicato Noir Sardegna. Percorsi controculturali e indagini storiche nel romanzo poliziesco contemporaneo (2019).

Felice Tiragallo è professore associato di discipline demoetnoantropologiche presso il dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari. È autore di diversi saggi su spopolamento, mutamento culturale,cultura materiale e antropologia visuale. Insegna Antropologia culturale e Antropologia visuale presso la facoltà di Studi Umanistici del suo ateneo.

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