€10,00
Il codice della vendetta barbaricina e gli Studi complementari qui riproposti costituiscono le parti più consistenti del celebre Il banditismo in Sardegna La vendetta barbaricina (1975), la cui prima parte è la rielaborazione del fondamentale La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959). Partendo da una solida preparazione sociologica e giuridica e sulla base di indagini sul campo finalizzate allo studio del meccanismo della vendetta, Pigliaru ri-formula un vero e proprio “Codice della vendetta”. Le norme di comportamento della società pastorale barbaricina, i suoi imperativi, vengono tradotti nel linguaggio giuridico proprio dei codici scritti. Lo studio di Pigliaru illustra così quanto le leggi elaborate nell’ambito di una lunga tradizione orale, ispirate alla necessità di regolare la convivenza sociale, non manchino della stessa tensione giuridica che appartiene agli ordinamenti della civiltà colta.
Antonio Pigliaru (Orune 1922 - Sassari 1969), intellettuale multiforme di profonda e moderna ispirazione, è stato anche un innovativo docente universitario (negli ultimi anni della sua breve esistenza fu professore di Dottrina dello Stato all'Università di Sassari). Di formazione filosofico-letteraria, fu anche sensibile ai grandi temi della realtà civile e sociale sarda, studiati in un’ottica internazionale. Fondò e diresse la rivista «Ichnusa», che raccolse intorno a sé gran parte della cultura democratica isolana. Accanto al suo libro più consistente e famoso, Il banditismo in Sardegna (nuova edizione Il Maestrale, 2021), contenente il fondamentale La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico (1959), si ricordano le opere (riproposte dal Maestrale nella collana “I Quaderni di Antonio Pigliaru”): Persona umana e ordinamento giuridico (1953), Meditazioni sul regime penitenziario italiano (1959), La piazza e lo Stato (1961), Struttura, soprastruttura e lotta per il diritto (1965),Promemoria sull'obiezione di coscienza (1968), L’eredità di Gramsci e la cultura sarda (1969).
€20,00
€15,00