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Ophelia Andersen ha 22 anni nel 1900 ed è a Parigi dopo aver lasciato gli Stati Uniti per studiare in Europa. Nel frequentare l’Accademia di Belle Arti vede il principio della realizzazione della propria ambizione: divenire un’artista di sculture e ritratti. È un inizio interrotto nel 1904 da un telegramma del padre che le intima di tornare a casa. La ragazza affronta la lunga traversata dal Vecchio Continente alle Americhe nel periodo delle migrazioni europee, a contatto con la disperazione proiettata verso il grande miraggio d’oltremare. Il viaggio la cambia, togliendole sicurezze e comodità provenienti dalla famiglia d’origine. Nel 1914 sposa il pediatra Peter Miller, scelto tra numerosi pretendenti per il suo prolabio affascinante e per le fiumane di vene che ne attraversano la fronte. L’ossessione di Ophelia verso i volti umani si era già manifestata a Parigi, e quando a Boston va affermandosi come scultrice e ritrattista, nel 1917 Peter è arruolato presso la Croce Rossa americana in Europa. Lei decide di seguirlo, e torna a Parigi nel pieno della Grande Guerra. Sarà forse stato un volto scomposto dalle volute del fumo di un sigaro a invocarla dal passato? Mentre il marito è impegnato a salvare vite umane, Ophelia crea, col sostegno della Croce Rossa, un Dipartimento per la cura estetica di volti sfigurati dei reduci: “mostri” esclusi dalle loro stesse famiglie, costretti a un isolamento sociale definitivo. Per loro Ophelia, decidendo di stare fuori dagli ambienti artistici, costruirà maschere facciali di rame quasi impalpabile, dipinte seguendo ogni sfumatura della parte sopravvissuta del volto. Ogni protesi richiederà un mese di lavoro. Ophelia Andersen ne creerà 185. Sentirà il bisogno di conoscere le esistenze di chi sceglierà di affidarsi a lei. Sette sono gli uomini dai volti offesi a raccontarsi nel libro, oltre o dietro le righe della Storia ufficiale. Ogni volto sarà il mistero dell’anima di ciascuno. Quanto quella di un gatto dalle sette vite, testimone di tutto.
Savina Dolores Massa nasce e vive a Oristano in Sardegna. Scrittrice di narrati-va, poesia, testi teatrali, regista, cantora. Operatrice culturale. Cura laboratori di scrittura creativa e di propedeutica alla lettura orale. Collabora da anni con il Centro di Salute Mentale, la Biblioteca Comunale, il Centro Servizi Culturali della sua città. È presente in numerose antologie di racconti e di poesie. Con Il Maestrale ha pubblicato i romanzi: Undici (2008, nella rosa dei finalisti al Premio Calvino 2007); Mia figlia follia (2010, tradotto in Francia); Cenere calda a mezzanotte (2013); Il carro di Tespi (2016); A un garofano fuggito fu dato il mio nome (2019); Lampadari a gocce (2020); Voltami (2022), vincitore del Premio Letterario Festival dell'Altrove - Giulio Angioni - 2023. Sempre per Il Maestrale sono usciti i racconti Ogni madre (2012) e le due raccolte poetiche: Per assassinarvi - Piacere siamo spettri (2016); E adesso chiediti perché sei rimasta sola (2021). Nel 2023 è uscito per Imago Edizioni il racconto illustrato L’uomo blu e le rose. Antoine de Saint-Exupéry ad Alghero.