Paolo Cherchi (nato a Oschiri 1937) è Professore Emerito dell’University of Chicago, presso la quale ha insegnato letteratura italiana, spagnola e filologia romanza (1965-2003), ed è stato anche ordinario di letteratura italiana presso l’Università di Ferrara (2003-2009). Nel 2016 è stato fatto “socio straniero” dell’Accademia dei Lincei. Si è occupato prevalentemente di letteratura medioevale e rinascimentale. L’ultimo suo libro è Il tramonto dell’onestade (Edizioni di Storia e Letteratura 2016); fra i suoi precedenti volumi citiamo: Polimatia di riuso. Mezzo secolo di plagio (Bulzoni 1998); L’alambicco in biblioteca: distillati rari (Longo 2000); L’onestade e l’onesto raccontare del Decameron (Cadmo 2004); Le nozze di Filologia e Fortuna (Bagatto 2006); Verso la chiusura. Saggio sul Canzoniere di Petrarca (il Mulino 2008); La rosa dei venti. Una mappa delle teorie letterarie (Carocci 2011); Erudizione e leggerezza. Saggi di filologia comparativa (Viella 2012). Ha pubblicato inoltre articoli, edizioni (fra cui La piazza universale di tutte le professioni del mondo di Tommaso Garzoni, Einaudi 1996) e traduzioni (l’ultima è il romanzo catalano di Joanot Martorell, Tirante il Bianco, Einaudi 2013). Autore anche di fiction con Erostrati e astripeti (Il Maestrale 2005).