Bologna. All’alba di oggi (16 ottobre 2013), all’età di 60 anni, Luigi Bernardi se n’è andato, vinto da un male ormai inesorabile.
Appena sei mesi fa aveva pubblicato con noi il romanzo Crepe, il cui manoscritto ci aveva conquistati, oltre che per l’intelligenza e la forza espressiva, per quello sguardo ironicamente disincantato sul mondo che poi, nel lavorare al libro, abbiamo sperimentato come cifra psicologica dell’uomo Bernardi.
Sei mesi fa il gioco d’incroci della vita ha fatto rincontrare i percorsi di avventure artistiche che Il Maestrale si onora di aver accompagnato o anche solo fiancheggiato. Con Crepe entrava infatti in catalogo quel mirabile operatore culturale che aveva tenuto a battesimo due protagonisti assoluti della nostra storia (nonché della letteratura isolana del secondo Novecento): Sergio Atzeni e Marcello Fois. Di Atzeni, Bernardi patrocinava nel 1982 i primi passi nella narrativa con i tre “racconti con colonna sonora” ospitati sulla innovativa rivista di fumetti «Orient Express» da lui creata e diretta (S. Atzeni, Racconti con colonna sonora). Dieci anni dopo varava l’esordio romanzesco di Fois pubblicando con la sua casa editrice Metrolibri il romanzo Ferro recente.
Ci piace ricordare Bernardi attraverso questo viluppo di relazioni che fanno comunità intellettuale; sottolineando la vista lunga di uno sperimentatore come pochi (e perciò spesso incompreso): un’eredità fondamentale per chi fa il nostro mestiere; un esempio del “saper leggere” il mondo che ci mancherà.