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Regenta, Abruzzo anni '30. Il pianto di un bambino proveniente dalla dimora dei Lafusce è la pietosa litania che per due anni scandisce le ore del giorno e della notte a Via Giudea. I vicini ormai ci hanno fatto il callo e nessuno può immaginare cosa realmente accada in quella casa; tanto meno il medico che non riscontra nel piccolo particolari anomalie. Ma quando all'ennesima stranezza Manuele viene condotto in fin di vita all'ospedale del luogo, fra lo stupore generale le lastre evidenziano la presenza di un centinaio di corpi estranei nel suo organismo: il corpo del bambino è pieno di spilli. L'inquietante verità di un disegno criminale seguito per anni viene a galla scoperchiando una realtà di degrado, scabrosi risvolti erotici, magia nera, e portando alla luce le psicologie primitive di una nonna fattucchiera e suo genero. Basata su un fatto realmente accaduto, questa storia rivela in tutta la sua crudezza l'odissea di Manuele Sertorio sopravvissuto nonostante una spaventosa quantità di metallo nel corpo, braccato da giornalisti a caccia di notizie e da sciacalli, esaminato da medici stupefatti di fronte a un caso che ha del miracoloso e amato da una donna solida e paziente. Ma molto altro si cela dietro l'incubo di una lotta impari contro i mostri dell'infanzia, nel racconto di una storia definita fra le "più folli e buie del Sud".
Pier Paolo Giannubilo è nato nel 1971 e vive e lavora a Campobasso, dove insegna Letteratura italiana e latina in un liceo e svolge un’intensa attività giornalistica. Ha pubblicato un libro di poesia, Imperativo presente (Eva 1999), la raccolta di racconti Questo è il mio corpo (Palomar 2004), e il saggio Canto pagano (Enne 2005) sull’opera di Rocco Scotellaro. Corpi estranei è il suo primo romanzo.
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