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Questa intervista doppia a Bachisio Bandinu e Matteo Porru – uno scambio di vedute fra un ottantenne e un ventenne – è un confronto fra generazioni senza precedenti. Bandinu e Porru, rispondendo in simultanea a 10 domande, si confrontano su altrettanti temi-cardine legati alla Sardegna, dall’industrializzazione alla lingua sarda, dal futuro dei giovani all’emigrazione, dal folclore al matriarcato, dai problemi politici alle incombenze sociali. Gli autori scrutano il domani dell’Isola, per chiedersi in conclusione cosa augurare a un Sardo che deve ancora venire al mondo.
Le 10 domande: 1. Che cosa significa e cosa comporta, oggi, essere sardi? · 2. Perché parlare sardo? · 3. L’industrializzazione e il turismo di massa hanno salvato l’isola o l’hanno condannata? · 4. Come interpretare l’emigrazione? · 5. Quali sono le prospettive di un giovane sardo? Globali o locali? · 6. Identità e folclore si completano o si ostacolano? · 7. In cosa è contemporaneo il matriarcato? · 8. Di cosa ha paura un sardo? · 9. I problemi strutturali della regione (sanità, servizi, trasporti) verranno mai sanati? E se sì, da chi? · 10. Cosa augurare a un sardo che deve ancora venire al mondo?
Bachisio Bandinu (Bitti 1939). Intellettuale, pubblicista e studioso di cultura popolare. È stato collaboratore del «Corriere della Sera» e direttore de «L’Unione Sarda». Fra i suoi libri ricordiamo: Il re è un feticcio (Rizzoli 1976, scritto con Gaspare Barbiellini Amidei), Costa Smeralda (Rizzoli 1980) aggiornato in Narciso in Vacanza (AM&D 1994), Lettera a un giovane sardo (Della Torre 1996), La maschera, la donna, lo specchio (Spirali 2004); Femina, né fata né strega (Sardinia edizioni 2022). Nella narrativa ha esordito con L’amore del figlio meraviglioso (Il Maestrale 2011), seguito da Il cammino lento dell'ombra (Il Maestrale 2017). Per Il Maestrale sono inoltre usciti i saggi sulla Sardegna: Pro s’indipendèntzia (in sardo e italiano, 2010); Noi non sapevamo (in sardo e italiano, 2016); La scena nascosta - Intragnas (in sardo e italiano, 2021).
Matteo Porru (febbraio 2001). È opinionista ed editorialista per i quotidiani del gruppo SAE. Vincitore della sezione Giovani del Premio Campiello nel 2019 con Talismani, è autore di romanzi, saggi e racconti. Fra le sue pubblicazioni si ricordano: Quando sarai grande (2018), Madre ombra (2019, Premio Zingarelli, finalista Premio Cambosu e Premio Alziator), Dieci sabati: le vite degli autori sardi (2021), Il dolore crea l’inverno-Garzanti (2023, Premio Libri a 180 gradi). Alcune sue opere sono state tradotte in francese, in inglese e in spagnolo. È stato inserito da «D di Repubblica» fra i 25 “Under 25” più promettenti al mondo, e da «Fortune» fra i 40 “Under 40” più influenti della cultura italiana.
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