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Aeroporto di Toronto: in fuga dal proprio passato, un uomo senza nome vuole comprare una seconda vita da Mr. Poof, specialista in sparizioni di vecchie identità e nell’inventarne di nuove. È professionale Mr. Poof, costa molto ma non è un volgare mercenario. Ha un personale codice di due soli articoli: non aiuta gli assassini e, se vuoi la busta gialla con i tuoi nuovi documenti, deve piacergli la tua storia. Così il narratore-protagonista ha poche ore per persuaderlo di non aver ucciso mai nessuno, rivelandogli i suoi trascorsi al tavolo di una caffetteria dell’aeroporto; partendo da lontano, dall’ex “giovane promessa” della Fisica, in cerca di ventura negli Stati Uniti, costretto a virare su studi giuridici che lo portano a diventare avvocato e al prosaico ritorno in Sardegna, nella Nuoro nativa, per riabitare, sconfitto dalla sua prima vita, una casa di famiglia ormai vuota. L’autoritratto delinea un avvocato che sa di non esserlo davvero e che sostituisce l'ortodossia del ruolo con la propria: sopravvivere a qualunque costo, nelle pieghe oscure del sistema. Ci riesce, trova il suo tossico equilibrio in una categoria che cerca di espellerlo come un corpo estraneo. Poi l’incontro scatenante con Elvire, fascinosa quanto instabile collega che ha in testa progetti molto pericolosi. Qui inizia una nera vicenda di morti ammazzati gravitante intorno a una vecchia borsa chiusa che qualcuno vuole riavere a tutti i costi, vaso di Pandora di un brandello di storia italiana legato al mai identificato “quinto uomo” che nel 1978 avrebbe avuto un ruolo nel sequestro dello statista Aldo Moro. Ma fino a che punto potrà essere considerato vittima o carnefice il nostro narratore in questa storia fatta di verità sempre vacillanti? E quanto la storia del protagonista può far vacillare la Storia collettiva, le responsabilità e i complotti? Occorrerà farsi accanto a Mr. Poof per ascoltare e valutare la narrazione salvifica dell’uomo senza nome: un racconto in cui si mescolano azione e visioni lisergiche, splendente razionalità e affabulazione rapsodica.
MAURO PUSCEDDU (Nùoro 1969), magistrato dal 1998, attualmente è Presidente del Tribunale della sua città. Ha esordito nella narrativa come componente del collettivo di scrittura Elias Mandreu: Nero riflesso (Il Maestrale 2009) e Dopotutto (Il Maestrale 2010). Con il suo vero nome ha pubblicato un romanzo che s’intitola appunto Il mio vero nome (2016); seguono: il romanzo ucronico La paraninfa (2019) e i racconti di genere legal thriller Il gattiglio e altri mostri (2021). Nel 2022 inaugura con Eroina la serie poliziesca che ha per protagonista Nada Senes, di cui questo Spice è la seconda puntata. Tutti i suoi libri sono editi da Il Maestrale.
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