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Le poesie che compongono questo libro sono state vissute e redatte da Serge Pey fra il 1978 e il 1992 sotto l’influenza delle visioni allucinatorie del peyotl. Sono le tracce dei viaggi iniziatici del rito dei huicholes, indios dell’alta falesia di Las Latas, nella Sierra Madre messicana, presso i quali Serge Pey ha vissuto. Il rito huichole del peyotl è il Nierika: “spesso simbolizzato da un piccolo specchio”, il Nierika «è un buco da fare nella materia per vedere al di là di questa e ritrovare se stessi». Sotto la guida dei cantori-sciamani-aritisti il rito prepara “il passaggio ad una poesia non separata, una poesia di totalità, una poesia fisica prodigiosa e magica”. Un passaggio che conduce il poeta a riconoscersi un altro da se stesso, riprendendo nella sua profonda verità l’Io è un altro di Rimbaud. In questo poema Serge Pey mescola la bellezza dei nomi di differenti dialetti huicholes incontrati sul suo cammino, ma esso resta comunque una traduzione: quella della lingua del peyotl. La parola poetica è qui accompagnata da disegni, ideogrammi personali che riprendono, direttamente o dalla memoria, i disegni allucinati del peyotl. Sono i grafismi che Pey incide sui bastoni di castagno sui quali scrive anche i suoi testi. “Questi grafismi si confrontano alla mia visione scaturita dal viaggio allucinogeno e alle memorie di fuoco dei marakaame, i cantori-artisti-sciamani”.
Serge Pey, trovatore post-moderno, è figlio di profughi catalani rifugiati in Francia durante la guerra civile spagnola. Scrive i suoi testi su bastoni di castagno compiendo un lavoro unico nella poesia contemporanea. Gli sono stati assegnati importanti riconoscimenti letterari come il premio Accademia di Francia, il premio Artaud, il Prix International. Inventore della marcia mondiale della poesia e del Festival internazionale delle poesie contemporanee di Toulouse, città dove insegna performance e poesia d'azione al Centro d'iniziative artistiche dell'Università; Le Mirail. L'opera scritta, tradotta in diverse lingue e più volte prodotta da France-Culture, è presente in numerose antologie, fra cui "Orphe Studio" (Gallimard). Nel 1975 ha fondato l' "Emeute" e nel 1981 "Tribu", rivista di avventura e di ricerca sullo sconosciuto della poesia. Autore di una ventina di libri, fra i quali: "La definition de l'Aigle", "N'tre Dame la noire ou l'Evangile du serpent", "Propheties", "Poème pour un peuple mort", "Metaphore de la porte et de la table", "La mère du Cercle", "Dieu est un chien dans les arbres", "L'enfant archeologue", "Right on in impressions" (poema sul jazz), "Les Aiguieseurs de couteaux" (poemi sul flamenco), e di una importante tesi sulla poesia contemporanea, "La langue arrache".
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