€10,00
Sardegna come un’infanzia nasce dalla partecipazione del giovane Vittorini a un concorso bandito dalla rivista L’Italia letteraria per il miglior resoconto di un tour sardo, appositamente organizzato nel settembre 1932. Compiuto il viaggio (anche grazie all’aiuto finanziario di Eugenio Montale), Vittorini riceve per il suo «diario» l’assegnazione del primo posto da una giuria di cui fa parte Grazia Deledda. Nel 1936 il «quaderno sardo» approda alla sua prima edizione in volume, intitolato Viaggio in Sardegna. In seguito l’autore non tralascerà di lavorare sul testo e di riproporre il libro nel 1952 con il titolo definitivo. In Sardegna come un’infanzia si ritrovano i temi e i tratti stilistici salienti che faranno di Vittorini un narratore di primo piano del Novecento. Questa edizione si avvale di un’aggiornata introduzione critica e di una nota che riassume la storia editoriale del testo; entrambe a cura di Alessandro Cadoni.
Elio Vittorini (Siracusa 1908 - Milano 1966), critico, narratore, organizzatore culturale ed editore, fu fondatore della rivista Il Politecnico, direttore del Menabò e delle collane “I gettoni” (Einaudi) e “Medusa” (Mondadori). Da traduttore, decisivo fu il suo contributo alla fortuna della grande narrativa statunitense moderna con l’antologia Americana. Il suo esordio narrativo fu Piccola borghesia (1931), al quale, tra le altre cose, seguirono: Sardegna come un’infanzia, Conversazione in Sicilia (1941), Uomini e no (1945), Le donne di Messina (1949). Tra i saggi in volume ricordiamo: Diario in pubblico (1957) e il postumo Le due tensioni (1967).
€20,00
€15,00