Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages
+39 784 440684
info@edizionimaestrale.com
Login
Registrati
Carrello
Accedi
Carrello
Giugno 23, 2009
Masala, la parola che evoca libertà

Quando la voce si sposta dai polmoni che la vibrano nelle strade per farsi carattere tipografico, possono accadere due cose: o in assenza del corpo che ne garantisce l’urgenza diventa proclama retorico, nenia insulsa (come accade spesso leggendo il testo di una canzone) oppure la pagina ne conserva miracolosamente il ritmo e l’urto, producendo esiti diversi da tutto ciò che si trova nelle collane di poesia. Questi ultimi casi sono rari, rarissimi in Italia, e se si è costretti a citare dei nomi si finisce per fare sempre quelli della Beat Generation.

Ora, invece, la casa editrice il Maestrale ci offre Alfabeto di strade (e altre vite) di un autore noto anche all’estero, tradotto in sei lingue, ma che finora per lo più evitava la via del libro, preferendo rimanere puro poeta orale e anima di iniziative al confine tra arte e politica come il Link Project. Alberto Masala, sardo di nascita e d’orgoglio, residente a Bologna, vero compatriota di tutti i popoli oppressi, riunisce qui alcune tappe della sua produzione di diverse epoche, toni e stili, senza omettere neppure un saggio dei canti a tenore in limba logudorese che compone per il gruppo Cuncordu Bolothanesu di Antonio Are. Questi ultimi particolarmente interessanti, perché testimoniano il modo tipico di Masala di far incontrare l’avanguardia con le radici più arcaiche.

Un momento fondamentale del libro è Taliban, poema composto mesi prima che l’11 settembre attirasse l’attenzione mondiale sull’Afganistan, che si struttura elencando trentadue divieti imposti alle donne, seguiti da versi che prestano voce ai sussurri e alle maledizioni delle sottomesse. Per portare solo un esempio, ecco il quindicesimo: «Tutti i toponimi con la parola donna siano cambiati / non ho bisogno di mangiare / solo di nominare / questo mio cieco nome / che indosso / come infamia di pietra / da trasportare intatta / e non perde memoria». Leggere questo libro è un’esperienza che esalta, che infonde amore per i grandi scrittori sperduti e maledetti di tutti i tempi (da Lucrezio a Leopardi, da Artaud a Patrizia Vicinelli) e volontà di resistere contro ogni forma di violenza e sopraffazione. Risveglia un frullo di libertà nello stomaco. Come Masala stesso ci dice: «ca libertade tenimus intragnada». La libertà, l’abbiamo nelle viscere.


Condividi questo articolo su
Lascia un commento
Iscriviti alla nostra newsletter
Blank Form (#1) (#2)
Seguici su Facebook
Seguici su Twitter
Seguici su Instagram
Seguici su YouTube
Ultimi libri
Il salto del fosso - dall'8 agosto in libreria
vedi ORA
Chiaroscuro
vedi ORA
Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna
vedi ORA
Vita di Arturo Amavìs - In libreria dal 26 giugno
vedi ORA
Perché il vento era nero
vedi ORA
Le due città
vedi ORA
EDIZIONI IL MAESTRALE
VIA MANZONI, 28 - 08100, NUORO
Contatti
TEL. +39 (0)784 440684
info@edizionimaestrale.com
Metodi di Pagamento
Distribuzione Mondadori-Libri
Servizio Clienti Librai - Customer Service Ceva - 
numero telefonico: 0385-569071
Chiudi
EDIZIONI IL MAESTRALE
VIA MANZONI, 24 - 08100, NUORO
cross
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuoto
    linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram