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Questo saggio analizza le dinamiche culturali che hanno interessato il settore pastorale sardo a seguito delle trasformazioni occorse negli ultimi sessant’anni, con una particolare attenzione alle problematiche dell’ultimo decennio. Il volume intende stimolare una riflessione su uno dei fenomeni più importanti e radicati del panorama economico e socioculturale della Sardegna. Un fenomeno peraltro segnatamente attuale, a seguito di recenti accadimenti che hanno sensibilizzato anche l’opinione pubblica. Per questo In tràmuta è in grado di suscitare la curiosità di un pubblico eterogeneo: dal lettore comune alle varie figure impegnate nel sistema pastorale, fino agli specialisti che si occupano di pastoralismo da un punto di vista economico, agro-zootecnico, sociologico, ecc. Di particolare interesse il lavoro risulta per quegli antropologi che hanno visto nel pastoralismo un precipuo filone di studi, e rispetto al quale il presente saggio vuole costituire una prosecuzione e un aggiornamento.
Sebastiano Mannia (Nuoro 1982) è ricercatore di discipline demoetnoantropologiche presso l’Università degli Studi di Palermo, dove insegna Antropologia culturale, Storia del le tradizioni popolari e Patrimonio immateriale. Ha insegnato Antropologia culturale, Etnologia e Metodologia della ricerca antropologica presso l’Università degli Studi di Sassari. Studia le nuove forme di pastoralismo in Sardegna e Sicilia e i fenomeni di religiosità popolare con particolare riferimento all’organizzazione dei calendari cerimoniali, al simbolismo rituale, alla dimensione alimentare. Tra le sue pubblicazioni: Il pastoralismo in Sicilia. Uno sguardo antropologico (2013); Questue e figure vicariali in area euromediterranea (2015); ha inoltre curato i volumi: Oltre carnevale: maschere, travestimenti, inversioni (2017) e, con Ignazio E. Buttitta, Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli Dèi (2019). Per Il Maestrale ha pubblicato il volume In tràmuta. Antropologia del pastoralismo in Sardegna (2014).