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Già eroine del romanzo Oltremare, le sorelle Grazia e Antonia tornano a essere protagoniste. Prosegue l’appassionante saga che dopo sedici lunghi anni le vede ancora divise: una in Argentina con l’intera famiglia dal 1913, l’altra sola a Olai, paesino dell’entroterra sardo. L’assiduo scambio epistolare ha consolidato un legame intenso superando ogni barriera. Ora, in pieno Fascismo, c’è¨ da affrontare l’insidioso ostacolo della censura: un’ombra sinistra che invade e vigila stabilendo nuove distanze. Se la vivace cronaca da Buenos Aires racconta di una progressiva ascesa sociale per gli italiani di nuova generazione, Antonia riserva ai cari solo una verità mutilata. Ma nei pensieri affidati ai fogli di un quaderno, si rifugia uno spirito sensibile a ogni forma di disagio, ribelle alle costrizioni, pronto a vivere più di un amore scomodo. Seppur in sordina, Antonia si forma una coscienza politica perché ancora la Grande Storia ad abbattersi con ferocia sulla piccola comunità di Olai: con la guerra che travolge i giovani; la tragedia degli sfollati da Cagliari bombardata; la sotterranea tenace resistenza al regime.