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Perché il vento era nero

Al  centro esatto della costa occiden­tale della Sardegna, tra stagni, pa­ludi, fiume e mare sorge la cittadina di Aristànis. Nelle campagne circostanti – in una villa seicentesca convertita ad orfano­trofio e appartenuta a Vandalino Casu – si svolgono le vite di un gruppo di suore e di or­fani. Sono vite piegate a un destino incolore sotto lo sguardo vigile di un vescovo padro­ne; nascoste ai più ma talvolta esibite in cor­tei di orfani piangenti le spoglie dei passati a miglior vita. In un racconto che si dirama spezzando le barriere del tempo, la Gran­de Pianura del Campidano è testimone del­lo svolgersi di esistenze sospese tra verità, leggenda, cecità e visioni. Non ci si stupisca dunque di incontrare la Giudicessa Eleono­ra d’Arborea in insolite vesti nel ’900 o il ca­vallo Ti Giuro il cui nome racchiude una pro­messa. E neppure di conoscere Gianmaria Esposito, macchinista ferroviere autore di una strage di bambini in fuga sui binari pro­prio di fronte alla villa seicentesca. Sarà mai esistita Suor Dolores degli Angeli, figlia di un luminare degli occhi e direttrice dell’orfano­trofio? Se sì o no, in questa storia lei prorom­pe come una manta di mare in cielo. Vola sopra la villa ancora respirante nonostante le sue macerie e la dimenticanza imperdo­nabile di una città intera. A Tomaso e Lisabè, i soli sopravvissuti alla strage del treno, col loro amore tortuoso ma necessario, l’onere di smascherare le cecità dei viventi, tra cardi selvatici, ombre acquatiche, fanghi sotter­ranei, intrighi nascosti nel passato, nell’indi­scutibile incanto di un vento nero d’Isola.

Dettagli
Autore
Recensioni
Collana: 
Pagine: 
304
ISBN: 
9788864293509
Anno di pubblicazione: 
2024

Savina Dolores Massa nasce e vive a Oristano in Sardegna. Scrittrice di narrati-va, poesia, testi teatrali, regista, cantora. Operatrice culturale. Cura laboratori di scrittura creativa e di propedeutica alla lettura orale. Collabora da anni con il Centro di Salute Mentale, la Biblioteca Comunale, il Centro Servizi Culturali della sua città. È presente in numerose antologie di racconti e di poesie. Con Il Maestrale ha pubblicato i romanzi: Undici (2008, nella rosa dei finalisti al Premio Calvino 2007); Mia figlia follia (2010, tradotto in Francia); Cenere calda a mezzanotte (2013); Il carro di Tespi (2016); A un garofano fuggito fu dato il mio nome (2019); Lampadari a gocce (2020); Voltami (2022), vincitore del Premio Letterario Festival dell'Altrove - Giulio Angioni - 2023. Sempre per Il Maestrale sono usciti i racconti Ogni madre (2012) e le due raccolte poetiche: Per assassinarvi - Piacere siamo spettri (2016); E adesso chiediti perché sei rimasta sola (2021). Nel 2023 è uscito per Imago Edizioni il racconto illustrato L’uomo blu e le rose. Antoine de Saint-Exupéry ad Alghero.

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