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Riconosciuto tempestivamente e anche in seguito come antesignano dell'idea sardista, immortalato dalla retorica dell'eroismo nell'intermezzo fascista, Attilio Deffenu è meno noto per il complesso di quella che fu la sua principale attività di scrittura: il contributo su giornale o rivista. Questo volume raccoglie ed esamina criticamente l'intera produzione pubblicistica del giovane pensatore nuorese: 140 articoli distribuiti in un arco temporale che va dal 1907 al 1917. Il succedersi dei contributi e delle collaborazioni disegna l'impetuosa maturazione di un intelletto vivace: dalle intemperanze del sovversivo alla causa socialista venata d'anarchismo, dall'attivismo del sindacalista rivoluzionario fino all'interventismo che lo spinge al fronte della Grande Guerra dove troverà la morte. Centrale è la meditazione sulla questione sarda, affrontata al lume di studi economico-politici, nel lucido intento di rileggere il problema isolano su solide basi di analisi e pensiero.
INDICE:
Attilio Deffenu e l'intelligenza della Sardegna di Gian Giacomo Ortu - Nota ai testi, Bibliografia, Indici di Giancarlo Porcu. - Scritti giornalistici: I. Il sovversivo. - II. Ritorno a Nuoro. - III. Letture. - IV. Questione sarda e antiprotezionismo. - V. Il follaiolo sardo. - VI. L'interventista e il combattente.
a cura di Giancarlo Porcu
saggio introduttivo di Gian Giacomo Ortu
Attilio Deffenu nasce a Nuoro il 28 dicembre 1890. Il padre Giuseppe è presidente della locale Società Operaia e Attilio coltiva da subito sensibilità democratiche. Nel 1905 è a Sassari per frequentarvi il liceo, collabora alla rivista socialista «La Via». Nel 1908, terminati gli studi liceali, si trasferisce a Pisa per frequentare la Facoltà di Giurisprudenza; qui si accosta agli ambienti anarchici e all’attivismo pacifista. Si laurea nel 1912 con una tesi su La teoria marxista della concentrazione capitalistica. Nel 1913 torna a Nuoro, medita di emigrare in America ma accetta l’incarico di corrispondente de «Il Giornale d’Italia» che svolge fino alla partenza per Milano, dove nel 1914 diviene consulente legale dell’Unione Sindacale e dà vita alla rivista «Sardegna». Ma il conflitto mondiale divampa e Deffenu si schiera a favore dell’intervento italiano. Una snervante trafila nelle retrovie dell’esercito, fra il 1915 e il 1917, non fiacca la convinzione interventista e nel 1918 è al fronte. Il 16 giugno, a Croce presso Fossalta di Piave, muore in combattimento.