Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Search in posts
Search in pages
+39 784 440684
info@edizionimaestrale.com
Login
Registrati
Carrello
Accedi
Carrello
Novembre 13, 2011
Come se non fossimo immigrati

L’ultimo libro di Carmine Abate, Terre di andata, è una raccolta di poesie, ma forse, prima ancora, un diario di viaggio. Perché in testi ibridi, spesso al confine tra prosa e versi, l’autore ci riporta al vissuto di migrante, al proprio personale vissuto e a quello di un’intera generazione. Nato nel 1954 a Carfizzi, un paesino di origine albanese in provincia di Crotone, figlio di emigranti, Carmine Abate è vissuto tra il paese natio, la Germania e il Trentino (dove attualmente risiede).

 In Germania ci arriva a sedici anni e da allora, fino a tutto il periodo universitario, lavora ogni estate in fabbrica o nei cantieri stradali con suo padre, che viveva ad Amburgo da quando lui era un bambino. Laureatosi in Lettere, diventa insegnante di Italiano ai figli dei nostri connazionali in diverse città tedesche.

L’autore ha vissuto in prima persona i problemi degli emigrati, dalle difficoltà d’integrazione e di apprendimento di una lingua straniera al razzismo. Poi, con il tempo, è stato in grado di cogliere anche gli aspetti positivi di quell’esperienza: l’arricchimento culturale, il vivere tra due mondi, il contatto tra le culture e il superamento dei pregiudizi. Anche se non è mai venuto meno il motivo della nostalgia. Motivo non a caso centrale in Terre di andata. Dove la tonalità nostalgica ed elegiaca si incarna nella figura di un padre che sogna per il figlio un futuro migliore. Prende le sembianze dei fichi d’India e delle stelle della natìa Calabria. Diventa – “ora che al paese / tu sei un germanese / con il conto in banca / con il mondo in tasca” – il sogno di una vita diversa “come se noi non fossimo emigrati”. Una nostalgia che si sofferma sui sogni giovanili che il tempo avrebbe infranto. Ma c’è, a un certo punto, uno scatto d’orgoglio identitario e politico, che porta a rivendicare la propria storia: “Oh sì, hanno tentato. Di metterci la museruola come ai cani”. Ma non ci sono riusciti.

In una lingua intensa, un italiano vivo interrotto qua e là da termini tedeschi, Abate racconta sogni, speranze, utopie, una vita intensa al confine tra diversi mondi. E, ancora, sempre lei, la nostalgia del migrante: “Aspettavamo l’estate / come impazienti cicale / con le ali spezzate / e l’anima andata a male”.


Condividi questo articolo su
Lascia un commento
Iscriviti alla nostra newsletter
Blank Form (#1) (#2)
Seguici su Facebook
Seguici su Twitter
Seguici su Instagram
Seguici su YouTube
Ultimi libri
L’odore della città - In libreria il 10 aprile
vedi ORA
La badante di Bucarest - In libreria 20 marzo
vedi ORA
La bambina del vetro - In libreria il 6 marzo
vedi ORA
Prigioniero del mio nome – Cronistoria di un doppio sequestro di persona -
vedi ORA
Domani è un altro mondo - Dieci domande per la Sardegna che verrà -
vedi ORA
EDIZIONI IL MAESTRALE
VIA MANZONI, 28 - 08100, NUORO
Contatti
TEL. +39 (0)784 440684
info@edizionimaestrale.com
Metodi di Pagamento
Distribuzione Mondadori-Libri
Servizio Clienti Librai - Customer Service Ceva - 
numero telefonico: 0385-569071
Chiudi
EDIZIONI IL MAESTRALE
VIA MANZONI, 24 - 08100, NUORO
cross
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuoto
    linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram