Giancarlo Bruschi, Un prete e il fascismo nella Sardegna dell’entroterra, in "Dialoghi mediterranei", 1 marzo 2024
Nel libro di Giovanni Antonio Tabasso, Don Pietrino vicario Parrocchiale (edizioni Il Maestrale, 2023), la figura immaginaria del protagonista, vicario parrocchiale in un piccolo centro, vicino al capoluogo Nuoro, è, a ben vedere, vicinissima alla realtà per la cura minuziosa, i discorsi sentiti negli anni passati, l’attenta documentazione, l’attenzione posta dall’autore nell’inventare questa figura e quella di tanti altri personaggi. Negli anni 1936-1940, la Parrocchia di Nùrico (nome imaginario di un villaggio reale) come tutta l’Italia, vive quel clima particolare creato dall’accordo tra il Fascismo e la Chiesa Cattolica dopo la firma dei Patti Lateranensi. Riserve mentali enormi in ciascuno dei contraenti; una formale e, spesso sostanziale, solidarietà nel tentativo di governare la società italiana, uscita frastornata e convulsa, almeno in certe regioni, dalla Prima Guerra. Il terrore provocato dalla Rivoluzione russa, da alcune proteste dei movimenti operai, l’inadeguatezza delle sinistre, la volontà del Re, hanno fatto il resto.