€16,00
Settembre 1986, estremità nord della Sardegna. Lilli, seduta sul tetto di un’auto posteggiata fronte mare, sembra ascoltare il rumore delle onde. Sdraiato in macchina c’è Mirco, un ragazzo taciturno, ferito a una gamba. Così la piccola Perla nota la coppia di stranieri vagabondi, in una delle sue scorribande sulle spiagge ancora calde, prima che inizi la scuola, e diventa loro amica. Con Lilli e Mirco la bambina trascorrerà furtivamente gli ultimi avventurosi giorni di un’estate segnata da incendi devastanti e dalla rocambolesca evasione di due detenuti dall’isola-carcere dell’Asinara. Lei non riuscirà a comprendere bene il legame che unisce Lilli e Mirco (fratello e sorella? amanti in fuga?) né tantomeno a presagire il destino che li attende. La voce saltellante e fantasiosa della bambina trasforma in fiaba l’ultimo scorcio di un’estate crudelmente movimentata. I colori dell’infanzia spensierata e dell’innocenza tingono il bianco e nero di una vicenda di cronaca piena di misteri e interrogativi, una vicenda che potrebbe avere i suoi inizi in un’altra estate infuocata di due anni prima. Un giornalista, forse già a suo tempo arrivato a un passo dalla verità, dopo diversi anni vorrebbe far luce su quei misteri. Fra la narrazione di Perla, testimone diretta quanto favoleggiante (e ignota, tranne che al lettore), e quella del cronista Giacomo Piras, zelante ricostruttore ma alle prese con troppi vuoti, corre un intrigante gioco delle verità: mancate, perdute, rimosse, sempre parziali e spesso traballanti; un gioco cui si accompagna quello stilistico di due voci diverse, due sguardi sul mondo restituiti con abilità mimetica nel romanzo d’esordio di Alessandro Stellino.