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Terre di andata

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Scrittore plurale (arbëreshe calabrese italiano tedesco-germanese trentino), Abate manifesta in questi testi le tappe di un concretissimo viaggio su e giù per l'Europa e di un viaggio della mente e del cuore dentro una non meno tangibile e quotidiana esperienza multiculturale. E' un procedere sostenuto, trascinante col suo ritmo da treno in corsa, lungo gli anni e i luoghi di una storia di emigrazione da cui nasce una poesia di appartenenze-distanze, di nostalgie cercate e respinte, di incontri-scontri. Aggirato il monolite identitario, evitati il cosmopolitismo di maniera e la facile sublimazione del meticciato, la parola va a esplorare la faglia dove risiede la problematicità del vissuto migrante. La parola, per i sentieri salvifici che ogni poesia tenta, trova esito in potenti figurazioni simboliche e, spesso armata di ironia e autoironia, si distende in vere e proprie narrazioni (il diario, l'aneddoto, la favola, la lettera, il racconto surreale). Da qui anche una fisionomia stilistica frontaliera, apertamente formalizzata in quelle che l'autore chiama ''proesie'', ma camuffata con mutue contaminazioni di prosa e poesia, in gradazioni varie. Cosi' la parola, frequentando irriducibili complessità, finisce per giocare con la differenza delle lingue, diviene parola rapportata, smontata, sfigurata, ri-significata. Eppure la pronuncia soggettiva attraversa qui un'altra grande frontiera, parte dall'io per arrivare a un noi che parla a ogni uomo, perché, aldilà di reali vite sradicate, la vita di tutti noi si gioca fra i poli dell'errare e del dimorare. Abate sa restituire tutta la dimensione di questa condizione dell'esistere e, infine, dona una patria all'anima nomade: l'amore per una donna cui e' dedicata l'ultima sezione della raccolta; l'estremo, aperto confine delle ''terre di andata''.

Dettagli
Autore
Recensioni
Collana: 
Pagine: 
160
ISBN: 
978-88-6429-030-0
Anno di pubblicazione: 
2011

Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, una comunità arbàreshe (italo-albanese) della Calabria ed emigrato da giovane ad Amburgo. Oggi vive e lavora in Trentino. Ha esordito con una raccolta di poesie, Nel labirinto della vita (Juvenilia 1977). Nel 1984 ha pubblicato in Germania il suo primo libro di narrativa, Den Koffer und weg! (1984; ediz. ital. Il muro dei muri, 1993 e 2006) e il saggio I germanesi (1984; ediz. ital. 1986; Ilisso/Rubbettino 2006) scritto con Meike Behrmann. Ha diretto la collana "Biblioteca Emigrazione" (ed. Pellegrini) per la quale ha curato l?antologia In questa terra altrove (1987). Ha pubblicato, inoltre, i seguenti romanzi, ora usciti tutti negli Oscar Mondadori: Il ballo tondo (1991, 2000 e 2005), La moto di Scanderbeg (1999 e 2008), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004), Il mosaico del tempo grande (2006), Gli anni veloci (2008), Vivere per addizione e altri viaggi (2010). Le sue opere, vincitrici di numerosi premi nazionali e internazionali, sono tradotte in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo e in corso di traduzione in arabo. www.carmineabate.net

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